Detailed sheet
Title
Giunta centrale per gli studi storici. Fondo Istituzionale
Producer
Istituto italiano per la storia antica
Date
1923 apr. 15 - 1995 giu. 5
Consistency
1360 unità archivistiche
Description
Il fondo istituzionale della Giunta centrale per gli studi storici comprende l'archivio storico del Comitato nazionale di scienze storiche, i verbali delle sedute della Giunta, i decreti di nomina dei membri della Giunta, la documentazione dei rapporti con il Ministero dell'educazione nazionale, con il Ministero della pubblica istruzione e con quello per i beni culturali e ambientali, carte amministrative (bilanci, contabilità), carte riguardanti il personale e i concorsi per il comando presso la Giunta, documentazione sull'attività scientifica (congressi, pubblicazioni, cambi), carte che documentano il rapporto della Giunta con gli Istituti storici nazionali e le Deputazione e Società di storia patria e quelle che riguardano il Comitato internazionale di scienze storiche e la partecipazione italiana ai Congressi internazionali.
Inventario. Si è scelto di non indicizzare la voce Giunta centrale per gli studi storici.
L'Archivio storico della Giunta centrale per gli studi storici ha sede a Roma e conserva anche le carte del Comitato nazionale di scienze storiche di cui nel 1934 assunse le funzioni. L'Archivio ha subìto nel corso degli anni diversi trasferimenti: il primo dalla sede del Comitato nazionale di scienze storiche in piazza dell'Orologio (Palazzo Borromini) a via Michelangelo Caetani (Palazzo Mattei di Giove), il secondo, negli anni Cinquanta, da via Caetani a viale Lincoln (Museo delle scienze) dove rimase fino agli inizi degli anni 2000, quando venne poi trasferito nella sede attuale di via M. Caetani, dove era dislocato in diversi locali di Palazzo Mattei di Giove.
La Giunta centrale per gli studi storici venne istituita con r.d. 20 lug. 1934 n. 1226, convertito con l. 20 dic. 1934 n. 2124. Con tale legge si costituivano anche gli Istituti storici nazionali. Primo presidente fu Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, che emergeva come figura di primo piano in quanto, anche come ministro dell'educazione nazionale, fece in modo di riordinare la Giunta con r.d.l. 25 feb. 1935, n. 107, tramite cui venivano ampliate le attribuzioni che nel decreto istitutivo erano state limitate al coordinamento delle attività delle Deputazioni e Società di storia patria. Infatti con tale provvedimento si sanciva la dipendenza dalla Giunta e dai suoi organi (gli Istituti storici nazionali) di "tutte" le istituzioni italiane operanti nel campo degli studi storici. Con il r.d. 25 feb. n. 109 infine si attribuiva alla Giunta la rappresentanza della scienza storica italiana in seno al Comitato internazionale di scienze storiche (Cish) con la soppressione di conseguenza del Comitato nazionale di scienze storiche (istituito con r.d. 15 nov. 1928, n. 3218) sorto per rappresentare l'Italia nel Cish. Con il riordinamento, previsto dal r.d.l. 770 del 29 aprile 1937, veniva nominato vicepresidente Francesco Ercole e allargata la composizione della Giunta in cui entravano anche Giuseppe Cardinali, Pericle Ducati, Pietro Fedele, Carlo Galassi Paluzzi, Alberto Maria Ghisalberti, Roberto Paribeni e Raffaello Morghen, dal 1942 con funzioni di segretario generale. L'attività del periodo che precede la seconda guerra mondiale si sviluppò essenzialmente nella realizzazione del progetto della Bibliografia storica nazionale (Bsn), il cui primo volume, relativo al 1939, venne pubblicato nel 1942 e nelle relazioni con il Comitato internazionale di scienze storiche, sia per quanto riguarda la partecipazione ai congressi sia alla International Bibliography of Historical Sciences. Nel corso del Congresso di Zurigo del 1938, Volpe venne inserito nel Bureau del Comitato internazionale riuscendo anche a far programmare il Congresso del 1943 a Roma. Va anche ricordato che tra il 1935 e il 1942 la Giunta curò, con la direzione di Volpe, anche la pubblicazione della "Rivista storica italiana". La Giunta negli anni della guerra ridusse l'attività alla sola redazione della Bsn e alla funzione di ripartizione delle risorse verso le Deputazioni. Con il crollo del regime fascista, divenne commissario straordinario della Giunta e degli Istituti storici nazionali prima Giuseppe Cardinali (dicembre 1943) e poi Gaetano De Sanctis (28 settembre 1944), il quale nominò per ogni Istituto storico un Comitato consultivo. In quello della Giunta parteciparono nel periodo sia storici che ne avevano già fatto parte (come Morghen, che mantenne le funzioni di segretario generale, Ghisalberti, Re e Cardinali) sia nuovi membri: Carlo Calisse, Secondina Lorenza Cesano, Federico Chabod, Giuseppe Ermini, Aldo Ferrabino, Luigi Salvatorelli. In questo periodo, oltre alla pubblicazione della Bsn, la ripresa delle attività venne segnata dalla riorganizzazione dei rapporti con le Deputazioni, alle quali il D.l.c.p.s. 245 del 24 gennaio 1947 aveva restituito l'autonomia, e dalla ripresa delle relazioni con il Comitato internazionale, che portò alla partecipazione al IX Congresso (Parigi 1950) nel corso del quale venne deciso che il X si tenesse a Roma nel 1955. Nel mese di ottobre 1951 terminava la gestione di De Sanctis e veniva designato presidente Aldo Ferrabino e con Cardinali, Chabod, Raffaele Ciasca, Ermini, Ghisalberti, Walter Maturi, Morghen, Raffaele Pettazzoni, Ernesto Pontieri come membri, ai quali si univa anche Guido Arcamone, direttore generale Accademie e Biblioteche del Ministero della pubblica istruzione. Dopo la morte di Chabod e Maturi, entrò a far parte della Giunta Paolo Brezzi. Nel 1972 veniva nominato presidente Ermini, a seguito della morte di Ferrabino, e Pontieri assumeva la carica di vicepresidente. Inoltre Armando Saitta, divenuto presidente dell'Istituto storico italiano per la'età moderna e contemporanea, diveniva membro della Giunta. Completavano l'organismo anche Domenico Demarco e Giovanni Spadolini. Nel 1980 Demarco venne nominato vicepresidente del Cish e in quello stesso anno la Giunta venne inserita nella tabella per i contributi alle istituzioni culturali istituita dalla legge 123. Sempre nel 1980 veniva a mancare Pontieri, Spadolini diveniva vicepresidente ed entrava come membro Giovanni Vitucci. La composizione mutò ancora dopo la morte di Ermini: Spadolini venne nominato presidente, Sestan vicepresidente e Girolamo Arnaldi subentrò a Morghen. Dopo la morte di Alberto Maria Ghisalberti, gli subentrò Emilia Morelli. Nell'ultimo decennio del Novecento si avvicendarono, dopo la presidenza di Spadolini, quella di Renzo De Felice (1994-1996) e poi di Rosario Villari. Nel 2001 diveniva presidente Paolo Prodi (vice presidente Pietro Pastorelli, membri Giuseppe Talamo, Luigi Lotti, Massimo Miglio, Andrea Giardina, Pietro Scoppola, Giovanni Miccoli, Gabriele De Rosa, Franco Bolgiani, Brunello Vigezzi). Attuale presidente, dal 2012, è il prof. Andrea Giardina.
Sezione I: Storia istituzionale Serie 1: Comitato nazionale di scienze storiche Serie 2: Verbali delle sedute Sezione II: Organi di governo e membri Serie 1: Ministeri - Educazione nazionale, Pubblica istruzione, Beni culturali e ambientali Serie 2: Membri della Giunta Sezione III: Amministrazione Serie 1: Sede e manutenzione Serie 2: Bilanci e documenti contabili Sezione IV: Personale Serie 1: Comandi Serie 2: Personale amministrativo Serie 3: Pratiche generali Sezione V: Attività scientifica Serie 1: Congressi e attività varie Sottoserie 1: Colloquio italo-francese (1978) Serie 2: Pubblicazioni Sottoserie 1: Cambi Sezione VI: Comitato internazionale di scienze storiche (Cish) Serie 1: Congressi internazionali Serie 2: Assemblee generali Serie 3: Commissioni Sezione VII: Istituti storici nazionali Serie 1: Istituto per la storia del Risorgimento italiano Serie 2: Istituto storico italiano per il Medio Evo Serie 3: Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea Serie 4: Istituto italiano per la storia antica Serie 5: Istituto italiano di Numismatica Serie 6: Istituti culturali Serie 7: Istituti storici - Atti generali Sezione VIII: Deputazioni e società di storia patria Serie 1: Deputazioni e Società - Atti generali Serie 2: Abruzzo Serie 3: Basilicata e Calabria Serie 4: Campania Serie 5: Emilia-Romagna Serie 6: Friuli-Venezia Giulia e Veneto Serie 7: Lazio Serie 8: Liguria Serie 9: Lombardia Serie 10: Marche Serie 11: Piemonte Serie 12: Puglia Serie 13: Sardegna Serie 14: Sicilia Serie 15: Toscana Serie 16: Umbria
Inventario. Si è scelto di non indicizzare la voce Giunta centrale per gli studi storici.
L'Archivio storico della Giunta centrale per gli studi storici ha sede a Roma e conserva anche le carte del Comitato nazionale di scienze storiche di cui nel 1934 assunse le funzioni. L'Archivio ha subìto nel corso degli anni diversi trasferimenti: il primo dalla sede del Comitato nazionale di scienze storiche in piazza dell'Orologio (Palazzo Borromini) a via Michelangelo Caetani (Palazzo Mattei di Giove), il secondo, negli anni Cinquanta, da via Caetani a viale Lincoln (Museo delle scienze) dove rimase fino agli inizi degli anni 2000, quando venne poi trasferito nella sede attuale di via M. Caetani, dove era dislocato in diversi locali di Palazzo Mattei di Giove.
La Giunta centrale per gli studi storici venne istituita con r.d. 20 lug. 1934 n. 1226, convertito con l. 20 dic. 1934 n. 2124. Con tale legge si costituivano anche gli Istituti storici nazionali. Primo presidente fu Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, che emergeva come figura di primo piano in quanto, anche come ministro dell'educazione nazionale, fece in modo di riordinare la Giunta con r.d.l. 25 feb. 1935, n. 107, tramite cui venivano ampliate le attribuzioni che nel decreto istitutivo erano state limitate al coordinamento delle attività delle Deputazioni e Società di storia patria. Infatti con tale provvedimento si sanciva la dipendenza dalla Giunta e dai suoi organi (gli Istituti storici nazionali) di "tutte" le istituzioni italiane operanti nel campo degli studi storici. Con il r.d. 25 feb. n. 109 infine si attribuiva alla Giunta la rappresentanza della scienza storica italiana in seno al Comitato internazionale di scienze storiche (Cish) con la soppressione di conseguenza del Comitato nazionale di scienze storiche (istituito con r.d. 15 nov. 1928, n. 3218) sorto per rappresentare l'Italia nel Cish. Con il riordinamento, previsto dal r.d.l. 770 del 29 aprile 1937, veniva nominato vicepresidente Francesco Ercole e allargata la composizione della Giunta in cui entravano anche Giuseppe Cardinali, Pericle Ducati, Pietro Fedele, Carlo Galassi Paluzzi, Alberto Maria Ghisalberti, Roberto Paribeni e Raffaello Morghen, dal 1942 con funzioni di segretario generale. L'attività del periodo che precede la seconda guerra mondiale si sviluppò essenzialmente nella realizzazione del progetto della Bibliografia storica nazionale (Bsn), il cui primo volume, relativo al 1939, venne pubblicato nel 1942 e nelle relazioni con il Comitato internazionale di scienze storiche, sia per quanto riguarda la partecipazione ai congressi sia alla International Bibliography of Historical Sciences. Nel corso del Congresso di Zurigo del 1938, Volpe venne inserito nel Bureau del Comitato internazionale riuscendo anche a far programmare il Congresso del 1943 a Roma. Va anche ricordato che tra il 1935 e il 1942 la Giunta curò, con la direzione di Volpe, anche la pubblicazione della "Rivista storica italiana". La Giunta negli anni della guerra ridusse l'attività alla sola redazione della Bsn e alla funzione di ripartizione delle risorse verso le Deputazioni. Con il crollo del regime fascista, divenne commissario straordinario della Giunta e degli Istituti storici nazionali prima Giuseppe Cardinali (dicembre 1943) e poi Gaetano De Sanctis (28 settembre 1944), il quale nominò per ogni Istituto storico un Comitato consultivo. In quello della Giunta parteciparono nel periodo sia storici che ne avevano già fatto parte (come Morghen, che mantenne le funzioni di segretario generale, Ghisalberti, Re e Cardinali) sia nuovi membri: Carlo Calisse, Secondina Lorenza Cesano, Federico Chabod, Giuseppe Ermini, Aldo Ferrabino, Luigi Salvatorelli. In questo periodo, oltre alla pubblicazione della Bsn, la ripresa delle attività venne segnata dalla riorganizzazione dei rapporti con le Deputazioni, alle quali il D.l.c.p.s. 245 del 24 gennaio 1947 aveva restituito l'autonomia, e dalla ripresa delle relazioni con il Comitato internazionale, che portò alla partecipazione al IX Congresso (Parigi 1950) nel corso del quale venne deciso che il X si tenesse a Roma nel 1955. Nel mese di ottobre 1951 terminava la gestione di De Sanctis e veniva designato presidente Aldo Ferrabino e con Cardinali, Chabod, Raffaele Ciasca, Ermini, Ghisalberti, Walter Maturi, Morghen, Raffaele Pettazzoni, Ernesto Pontieri come membri, ai quali si univa anche Guido Arcamone, direttore generale Accademie e Biblioteche del Ministero della pubblica istruzione. Dopo la morte di Chabod e Maturi, entrò a far parte della Giunta Paolo Brezzi. Nel 1972 veniva nominato presidente Ermini, a seguito della morte di Ferrabino, e Pontieri assumeva la carica di vicepresidente. Inoltre Armando Saitta, divenuto presidente dell'Istituto storico italiano per la'età moderna e contemporanea, diveniva membro della Giunta. Completavano l'organismo anche Domenico Demarco e Giovanni Spadolini. Nel 1980 Demarco venne nominato vicepresidente del Cish e in quello stesso anno la Giunta venne inserita nella tabella per i contributi alle istituzioni culturali istituita dalla legge 123. Sempre nel 1980 veniva a mancare Pontieri, Spadolini diveniva vicepresidente ed entrava come membro Giovanni Vitucci. La composizione mutò ancora dopo la morte di Ermini: Spadolini venne nominato presidente, Sestan vicepresidente e Girolamo Arnaldi subentrò a Morghen. Dopo la morte di Alberto Maria Ghisalberti, gli subentrò Emilia Morelli. Nell'ultimo decennio del Novecento si avvicendarono, dopo la presidenza di Spadolini, quella di Renzo De Felice (1994-1996) e poi di Rosario Villari. Nel 2001 diveniva presidente Paolo Prodi (vice presidente Pietro Pastorelli, membri Giuseppe Talamo, Luigi Lotti, Massimo Miglio, Andrea Giardina, Pietro Scoppola, Giovanni Miccoli, Gabriele De Rosa, Franco Bolgiani, Brunello Vigezzi). Attuale presidente, dal 2012, è il prof. Andrea Giardina.
Sezione I: Storia istituzionale Serie 1: Comitato nazionale di scienze storiche Serie 2: Verbali delle sedute Sezione II: Organi di governo e membri Serie 1: Ministeri - Educazione nazionale, Pubblica istruzione, Beni culturali e ambientali Serie 2: Membri della Giunta Sezione III: Amministrazione Serie 1: Sede e manutenzione Serie 2: Bilanci e documenti contabili Sezione IV: Personale Serie 1: Comandi Serie 2: Personale amministrativo Serie 3: Pratiche generali Sezione V: Attività scientifica Serie 1: Congressi e attività varie Sottoserie 1: Colloquio italo-francese (1978) Serie 2: Pubblicazioni Sottoserie 1: Cambi Sezione VI: Comitato internazionale di scienze storiche (Cish) Serie 1: Congressi internazionali Serie 2: Assemblee generali Serie 3: Commissioni Sezione VII: Istituti storici nazionali Serie 1: Istituto per la storia del Risorgimento italiano Serie 2: Istituto storico italiano per il Medio Evo Serie 3: Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea Serie 4: Istituto italiano per la storia antica Serie 5: Istituto italiano di Numismatica Serie 6: Istituti culturali Serie 7: Istituti storici - Atti generali Sezione VIII: Deputazioni e società di storia patria Serie 1: Deputazioni e Società - Atti generali Serie 2: Abruzzo Serie 3: Basilicata e Calabria Serie 4: Campania Serie 5: Emilia-Romagna Serie 6: Friuli-Venezia Giulia e Veneto Serie 7: Lazio Serie 8: Liguria Serie 9: Lombardia Serie 10: Marche Serie 11: Piemonte Serie 12: Puglia Serie 13: Sardegna Serie 14: Sicilia Serie 15: Toscana Serie 16: Umbria
Typology
Fondo
Rights
Consultazione: Libera, nel rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio e della normativa sul rispetto della privacy in ambito di ricerca storica.
Bibliography
Archivio centrale dello Stato:
Ministero della pubblica istruzione, Direzione generale Accademie e Biblioteche (1926-1928): b. 274 Giunta centrale per gli studi storici; b. 392 Accademie e corpi scientifici e letterari - Nomine. Roma - Istituti e Giunta centrale per gli studi storici; b. 414 Accademie e corpi scientifici e letterari - Giunta centrale per gli studi storici: bb. 435-436 pos. 16 Giunta centrale per gli studi storici. Pratica generale
Roma. Archivio privato di Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon.
| Margherita Angelini, Fare storia. Culture e pratiche della ricerca in Italia da Gioacchino Volpe a Federico Chabod, Roma 2012.
Massimo Baioni, Risorgimento in camicia nera. Studi, istituzioni, musei nell'Italia fascista, Roma 2006.
Fulvio De Giorgi, Deputazioni e società di storia patria, in C. Pavone (a cura di), Storia d'Italia nel secolo ventesimo. Strumenti e fonti, II, Roma 2006, pp. 99-114.
Giovanni Vitucci, La Giunta centrale per gli studi storici, in P. Vian (a cura di), Speculum mundi., Roma centro internazionale di ricerche umanistiche, Roma 1991, pp. 571-582.
Giunta centrale per gli studi storici, Istituti di studi storici. Leggi e Statuti, Roma 1970.
Subjects
Comitato nazionale di scienze storiche | Archivio centrale dello Stato | Ministero della pubblica istruzione. Direzione generale Accademie e Biblioteche | Deputazioni e società di storia patria | Comitato internazionale di scienze storiche | Ministero dell'educazione nazionale | Ministero per i beni culturali e ambientali | Bibliografia storica nazionale, periodico | Congresso internazionale di scienze storiche (VIII, Zurigo, 1938) | Rivista storica italiana, periodico | Congresso internazionale di scienze storiche (IX, Parigi, 1950) | Congresso internazionale di scienze storiche (X, Roma, 1955) | De Vecchi di Val Cismon Cesare Maria | Angelini Margherita | Baioni Massimo | De Giorgi Fulvio | Pavone Claudio | Vitucci Giovanni | Vian Paolo | Ercole Francesco | Cardinali Giuseppe | Ducati Pericle | Fedele Pietro | Galassi Paluzzi Carlo | Ghisalberti Alberto Maria | Paribeni Roberto | Morghen Raffaello | Volpe Gioacchino | De Sanctis Gaetano | Calisse Carlo | Cesano Secondina Lorenza | Chabod Federico | Ermini Giuseppe | Ferrabino Aldo | Salvatorelli Luigi | Sestan Ernesto | Ciasca Raffaele | Maturi Walter | Pettazzoni Raffaele | Pontieri Ernesto | Arcamone Guido | Brezzi Paolo | Demarco Domenico | Spadolini Giovanni | Vitucci Giovanni | Arnaldi Girolamo | Morelli Emilia | De Felice Renzo | Villari Rosario | Prodi Paolo | Pastorelli Pietro | Talamo Giuseppe | Lotti Luigi | Miglio Massimo | Giardina Andrea | Scoppola Pietro | Miccoli Giovanni | De Rosa Gabriele | Bolgiani Franco | Vigezzi Brunello
Reference code
IT GCSS FI
You can find it in
Archivio Giunta Centrale per gli Studi Storici