Scheda di dettaglio
Titolo
Repertorium fontium historiae medii aevi
Produttore
Istituto italiano per la storia antica
Data
1953 apr. 18 - 2008 [giu. 13]
Consistenza
regg. 24, fascc. 415, schedario 1 (contenuti in bb. 33)
Descrizione
La documentazione che costituisce il fondo Repertorium fontium historiae medii aevi, unitamente alla documentazione dei fondi dell'Istituto storico italiano per il medio evo, è stata dichiarata di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio il 7 febbraio 1992.
Attualmente le carte dell'archivio abbracciano un arco temporale che va dal 1953 al 2007 e misurano metri lineari 5 circa di fascicoli e registri contenuti in 33 buste.
La documentazione al momento del riordinamento risultava conservata perlopiù nella stanza posta al mezzanino nell'edificio dell'Istituto, mentre la serie dei registri di protocollo e i registri di contabilità erano conservati nella stanza della segreteria. Durante il mese di settembre 2013 si è provveduto a spostare l'intero complesso documentario nella stanza posta al mezzanino e si è proceduto con il riordinamento originario delle carte, il ricondizionamento e la schedatura analitica informatizzata.
Originariamente il Repertorio era corredato da uno schedario dei lemmi (comprendentevoci del "vecchio Potthast" e nuove accessioni) che attualmente risulta disperso; lo schedario era il risultato dello smembramento del corpo cartaceo del Potthast, due copie della Bibliotheca historica furono ritagliate in rettangoli di carta contenenti ciascuno un lemma e furono incollati su cartoncini.
Le bozze redazionali con le correzioni e le revisioni sono state scartate al momento della pubblicazione dei singoli volumi per volere del Presidente Raffaello Morghen.
Il Repertorium fontium historiae medii aevi è un progetto editoriale promosso per la realizzazione di un repertorio alfabetico di fonti per la storia medievale. Il progetto prevedeva una nuova edizione della Biliotheca historica medii aevi di August Potthast (II ed. 1896); l'iniziativa risale al secondo dopoguerra, ed esattamente all'aprile 1953, quando l'Istituto storico italiano per il medio evo in occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione riunì in un convegno a Roma (14-18 aprile 1953) i rappresentanti degli istituti storici europei per tentare un bilancio degli studi medievali in Europa dal punto di vista dell'edizione delle fonti. L'intenzione era quella di aggiornare il lavoro del Potthast adattando l'originale organizzazione alle nuove esigenze della ricerca nel settore della storia medievale. In questa occasione dunque, il 15 aprile 1953, Giorgio Falco presentò il suo progetto di riedizione e di aggiornamento della Bibliotheca historica medii aevi del Potthast. La proposta di Falco fu approvata da tutti i partecipanti al convegno e l'unanime consenso fu espresso in una mozione finale: i primi ad aderire al progetto furono Robert Fawtier, allora presidente del Comité International de sciences historiques, Friedrich Baethgen per i Monumenta Germaniae historica, Walter Holtzmann per l'Istituto storico tedesco in Roma, Fernand Vercauteren per la Commission royale d'histoire del Belgio e naturalmente Raffaello Morghen dell'Istituto storico italiano per il medio evo. Il 24 marzo 1954 si ebbe l'adesione formale all'iniziativa del Repertorio dell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte in Roma, che si fece promotrice dell'impresa insieme all'Istiuto storico italiano e insieme a questo ne garantì parzialmente il finanziamento. Dall'accordo nacque un Comitato composto da Louis Carolus-Barré in rappresentanza dell'École française de Rome, Walther Holtzmann dell'Istituto storico germanico, Raffaello Morghen, J. J. Poelhekke del Koninklijk Nederlands Instituut Rome e Fernand Vercauteren dell'Academia belgica, che si mise subito al lavoro per l'organizzazione dell'opera: la formazione di una rete internazionale di collaborazioni e la costituzione di uno schedario generale del Repertorio. Si pensò di organizzare un convegno preparatorio nel quale i delegati dei diversi enti storici internazionali interessati all'impresa prendessero in esame le questioni fondamentali per l'impianto e l'esecuzione dell'opera. Il convegno ebbe luogo a Roma nei giorni 3 e 4 novembre 1954 e vi parteciparono i delegati di 29 enti di 12 nazioni europee e degli Stati Uniti d'America, i quali si costituirono come Comitato scientifico del Repertorio. Si costituirono a Roma inoltre un Comitato esecutivo permanente, organo di coordinamento di tutto il lavoro, e una redazione centrale e, in ciascuna nazione, i Comitati nazionali. Tra il 1954 e il 1955 si formarono i primi cinque comitati nazionali: austriaco, francese, italiano, spagnolo, tedesco e in seguito gli altri, tutti finanziati dagli enti delle singole nazioni. Si costituirono nel 1957 i comitati danese, islandese e norvegese, nel 1959 quello per le fonti portoghesi nel 1962. Le fonti per la storia dell'Europa orientale furono assegnate a Heinrich Felix Schmid, che avrebbe dovuto poi dividerle tra gli studiosi di quei paesi. Le fonti bizantine furono assegnate in un primo tempo al Centro di studi bizantini di Monaco, e consulenti specialisti furono nominati per le fonti arabe, giudaiche, turco-ottomane e per i manoscritti, e in seguito per gli obituari e i necrologi e per le fonti musicali. Il convegno preparatorio del 1954 fissò alcune prime linee di lavoro, che impegnarono poi il Comitato esecutivo e la segreteria per tutto il 1955 e portarono ad una prima edizione delle Norme; nello stesso tempo si cominciarono a distribuire ai comitati le schede del materiale contenuto nella Bibliotheca del Potthast, secondo un criterio geostorico. Le Norme furono rivedute e corrette definitivamente nel 1958. Nell'agosto 1960 furono presentate a Stoccolma le bozze del primo volume che nel maggio 1962 fu stampato con il sottotitolo di Series collectionum; il volume venne presentato al Quirinale al Presidente della Repubblica Antonio Segni il 5 marzo 1963. Nel 1967 fu pubblicato il II volume (lettere A-B), nel 1970 il III volume (lettera C), nel 1977 uscì un aggiornamento al I volume (nel 1976 si era costituito un Comitato di aggiornamento formato da Ovidio Capitani e Massimo Miglio). Nel 1976 fu pubblicato il IV volume (lettere D-Gez), nel 1984 uscì il V volume (lettere Gi-H), il VI volume (lettere I-Y-K) uscì nel 1990, il VII volume contenente le lettere L-M uscì nel 1997. Nel 1998, constatata l'eccessiva lentezza dei tempi di pubblicazione, si decise di pubblicare l'opera in fascicoli con cadenza annuale; in quell'anno uscirono quindi il 1° e il 2° fascicolo dell'VIII volume, contenenti i Compendia delle collezioni, delle opere più frequentemente citate e delle riviste e le voci della lettera N, cui seguirono nel 2000 il fascicolo 3 (lettera O) e il fascicolo 4 (lettera P fino a Petruccius). Tra il 2002 e il 2003 è uscito il IX volume, anche esso diviso in quattro fascicoli (Petrus-Raynerius). Tra il 2004 e il 2005 è stato pubblicato il X volume (lettere Rh-Sz), mentre tra il novembre 2006 e il novembre 2007 fu pubblicato l'XI volume contenente le voci delle lettere T-Z. Ordinato alfabeticamente per autori e opere anonime, scritte in latino o volgare, il Repertorium comprende opere narrative, dottrinarie, agiografiche, giuridiche, letterarie e artistiche che abbiano una rilevanza storica. Le fonti riguardano la storia dell'Europa dall'Atlantico agli Urali e la civiltà mediterranea (bizantina ed ebraica) dal V al XV secolo. Le fonti slave coprono un periodo cronologico più ampio, fino al XVII secolo. Ogni voce contiene una breve descrizione, in latino, sia che si tratti di autore sia di opera anonima; seguono informazioni sui manoscritti, sulle edizioni, sulle traduzioni antiche e moderne e sulla letteratura critica. L'edizione dei volumi del Repertorium è stata finanziata, oltre che dall'Istituto storico italiano per il medio evo, dall'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e storia dell'arte di Roma (ente che figura come coeditore dell'opera) e dal CNR (voll. II-X); alcuni contributi furono stanziati anche dall'Accademia dei Lincei, dalla Banca Nazionale del Lavoro e dall'Unesco. Il 9 novembre 2007, per celebrare la conclusione dei lavori del Repertorio, si è svolto a Roma il convegno Senza confini. Il Repertorium fontium historiae medii aevi 1962-2007. Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, tutti i volumi dell'opera esauriti hanno avuto una ristampa anastatica.
Serie 1: Comitato generale; Serie 2: Comitato direttivo; Serie 3: Comitati nazionali e particolari; Serie 4: Comitato esecutivo e redazione centrale Serie 5: Esperti presso il Comitato esecutivo; Serie 6: Amministrazione; Serie 7: Agiografia.
Il Repertorium fontium historiae medii aevi è un progetto editoriale promosso per la realizzazione di un repertorio alfabetico di fonti per la storia medievale. Il progetto prevedeva una nuova edizione della Biliotheca historica medii aevi di August Potthast (II ed. 1896); l'iniziativa risale al secondo dopoguerra, ed esattamente all'aprile 1953, quando l'Istituto storico italiano per il medio evo in occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione riunì in un convegno a Roma (14-18 aprile 1953) i rappresentanti degli istituti storici europei per tentare un bilancio degli studi medievali in Europa dal punto di vista dell'edizione delle fonti. L'intenzione era quella di aggiornare il lavoro del Potthast adattando l'originale organizzazione alle nuove esigenze della ricerca nel settore della storia medievale. In questa occasione dunque, il 15 aprile 1953, Giorgio Falco presentò il suo progetto di riedizione e di aggiornamento della Bibliotheca historica medii aevi del Potthast. La proposta di Falco fu approvata da tutti i partecipanti al convegno e l'unanime consenso fu espresso in una mozione finale: i primi ad aderire al progetto furono Robert Fawtier, allora presidente del Comité International de sciences historiques, Friedrich Baethgen per i Monumenta Germaniae historica, Walter Holtzmann per l'Istituto storico tedesco in Roma, Fernand Vercauteren per la Commission royale d'histoire del Belgio e naturalmente Raffaello Morghen dell'Istituto storico italiano per il medio evo. Il 24 marzo 1954 si ebbe l'adesione formale all'iniziativa del Repertorio dell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte in Roma, che si fece promotrice dell'impresa insieme all'Istiuto storico italiano e insieme a questo ne garantì parzialmente il finanziamento. Dall'accordo nacque un Comitato composto da Louis Carolus-Barré in rappresentanza dell'École française de Rome, Walther Holtzmann dell'Istituto storico germanico, Raffaello Morghen, J. J. Poelhekke del Koninklijk Nederlands Instituut Rome e Fernand Vercauteren dell'Academia belgica, che si mise subito al lavoro per l'organizzazione dell'opera: la formazione di una rete internazionale di collaborazioni e la costituzione di uno schedario generale del Repertorio. Si pensò di organizzare un convegno preparatorio nel quale i delegati dei diversi enti storici internazionali interessati all'impresa prendessero in esame le questioni fondamentali per l'impianto e l'esecuzione dell'opera. Il convegno ebbe luogo a Roma nei giorni 3 e 4 novembre 1954 e vi parteciparono i delegati di 29 enti di 12 nazioni europee e degli Stati Uniti d'America, i quali si costituirono come Comitato scientifico del Repertorio. Si costituirono a Roma inoltre un Comitato esecutivo permanente, organo di coordinamento di tutto il lavoro, e una redazione centrale e, in ciascuna nazione, i Comitati nazionali. Tra il 1954 e il 1955 si formarono i primi cinque comitati nazionali: austriaco, francese, italiano, spagnolo, tedesco e in seguito gli altri, tutti finanziati dagli enti delle singole nazioni. Si costituirono nel 1957 i comitati danese, islandese e norvegese, nel 1959 quello per le fonti portoghesi nel 1962. Le fonti per la storia dell'Europa orientale furono assegnate a Heinrich Felix Schmid, che avrebbe dovuto poi dividerle tra gli studiosi di quei paesi. Le fonti bizantine furono assegnate in un primo tempo al Centro di studi bizantini di Monaco, e consulenti specialisti furono nominati per le fonti arabe, giudaiche, turco-ottomane e per i manoscritti, e in seguito per gli obituari e i necrologi e per le fonti musicali. Il convegno preparatorio del 1954 fissò alcune prime linee di lavoro, che impegnarono poi il Comitato esecutivo e la segreteria per tutto il 1955 e portarono ad una prima edizione delle Norme; nello stesso tempo si cominciarono a distribuire ai comitati le schede del materiale contenuto nella Bibliotheca del Potthast, secondo un criterio geostorico. Le Norme furono rivedute e corrette definitivamente nel 1958. Nell'agosto 1960 furono presentate a Stoccolma le bozze del primo volume che nel maggio 1962 fu stampato con il sottotitolo di Series collectionum; il volume venne presentato al Quirinale al Presidente della Repubblica Antonio Segni il 5 marzo 1963. Nel 1967 fu pubblicato il II volume (lettere A-B), nel 1970 il III volume (lettera C), nel 1977 uscì un aggiornamento al I volume (nel 1976 si era costituito un Comitato di aggiornamento formato da Ovidio Capitani e Massimo Miglio). Nel 1976 fu pubblicato il IV volume (lettere D-Gez), nel 1984 uscì il V volume (lettere Gi-H), il VI volume (lettere I-Y-K) uscì nel 1990, il VII volume contenente le lettere L-M uscì nel 1997. Nel 1998, constatata l'eccessiva lentezza dei tempi di pubblicazione, si decise di pubblicare l'opera in fascicoli con cadenza annuale; in quell'anno uscirono quindi il 1° e il 2° fascicolo dell'VIII volume, contenenti i Compendia delle collezioni, delle opere più frequentemente citate e delle riviste e le voci della lettera N, cui seguirono nel 2000 il fascicolo 3 (lettera O) e il fascicolo 4 (lettera P fino a Petruccius). Tra il 2002 e il 2003 è uscito il IX volume, anche esso diviso in quattro fascicoli (Petrus-Raynerius). Tra il 2004 e il 2005 è stato pubblicato il X volume (lettere Rh-Sz), mentre tra il novembre 2006 e il novembre 2007 fu pubblicato l'XI volume contenente le voci delle lettere T-Z. Ordinato alfabeticamente per autori e opere anonime, scritte in latino o volgare, il Repertorium comprende opere narrative, dottrinarie, agiografiche, giuridiche, letterarie e artistiche che abbiano una rilevanza storica. Le fonti riguardano la storia dell'Europa dall'Atlantico agli Urali e la civiltà mediterranea (bizantina ed ebraica) dal V al XV secolo. Le fonti slave coprono un periodo cronologico più ampio, fino al XVII secolo. Ogni voce contiene una breve descrizione, in latino, sia che si tratti di autore sia di opera anonima; seguono informazioni sui manoscritti, sulle edizioni, sulle traduzioni antiche e moderne e sulla letteratura critica. L'edizione dei volumi del Repertorium è stata finanziata, oltre che dall'Istituto storico italiano per il medio evo, dall'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e storia dell'arte di Roma (ente che figura come coeditore dell'opera) e dal CNR (voll. II-X); alcuni contributi furono stanziati anche dall'Accademia dei Lincei, dalla Banca Nazionale del Lavoro e dall'Unesco. Il 9 novembre 2007, per celebrare la conclusione dei lavori del Repertorio, si è svolto a Roma il convegno Senza confini. Il Repertorium fontium historiae medii aevi 1962-2007. Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, tutti i volumi dell'opera esauriti hanno avuto una ristampa anastatica.
Serie 1: Comitato generale; Serie 2: Comitato direttivo; Serie 3: Comitati nazionali e particolari; Serie 4: Comitato esecutivo e redazione centrale Serie 5: Esperti presso il Comitato esecutivo; Serie 6: Amministrazione; Serie 7: Agiografia.
Tipologia
Fondo
Bibliografia
Claudio Leonardi, Il "Repertorio delle fonti storiche del medioevo", «Studi medievali», III Serie, 4, 1968; Senza confini. Il Repertorium Fontium Historiae Medii Aevi 1962-2007. Atti della giornata di studi, 9 novembre 2007, a cura di Isa Lori Sanfilippo, Roma 2008 (Nuovi studi storici, 73).
Soggetti
Istituto Storico Italiano per il Medio Evo | Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte, Roma | Istituto tedesco di Roma | Commission royale d'histoire del Belgio | Monumenta Germaniae historica | Académie royale des sciences, des lettres et des beaux-arts de Belgique, Commission royale d'histoire, Bruxelles | Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma | Accademia dei Lincei, Roma | Banca Nazionale del Lavoro, Roma | Unesco, Roma | Centro di studi bizantini, Monaco | École française de Rome, Roma | Istituto storico germanico, Roma | Koninklijk Nederlands Instituut Rome, Roma | Academia belgica, Roma | Morghen Raffaello | Barré Louis Carolus | Holtzmann Walther | J. J. Poelhekke | Vercauteren Fernand | Baethgen Friedrich | Segni Antonio | Capitani Ovidio | Miglio Massimo
Lo trovi in
Istituto Storico Italiano per il Medio Evo